locandina mostra solferino 40 di Alice Tamburini ed Ernesto Morales
locandina mostra solferino 40 di Alice Tamburini ed Ernesto Morales

essere ogni cosa

Tra vuoto e pieno si misura l’incontro di Alice Tamburini ed Ernesto Morales in una mostra contenuta nello spazio che si dilata però nel senso. Accostati, in un quasi confronto, le tele di Morales, in cui l’artista argentino raffigura le nuvole, e le sagome della Tamburini, plastiche riflessioni sul corredo di Alcesti.
Da un lato, la tensione metafisica che paradossalmente trae forza dalle levità delle forme rapprese, le più sfuggenti, le più mutevoli, cattedrali nel cielo o semplici cirri, quelle che Charles Baudelaire dice di amare, “les nuages qui passent… là-bas… là-bas… les merveilleux nuages!”, nuvole dipinte, frutto di una postura quasi zen di Morales la cui ispirazione è quella di un Yn Yu-Chein il pittore delle macchie e degli spazi vuoti, un’arte dunque di rinuncia e disciplina, di povertà e sacrificio, tesa a rappresentare la permanenza dell’essere al di sotto dell’impermanenza del pensiero.
Dall’altro lato, invece, i corpetti-corazza della Tamburini, un corredo funebre quello di Alcesti che nel mito si decise a morire per salvare il marito Admeto e che l’artista milanese tesse nel molle del tessuto e rafforza nel duro della resina: di Alcesti resta solo la forma primigenia, il corpo è sparito, profuso, direbbe Rilke, diffuso, sparso e perso come nel sacrificio il fumo dell’incenso che sale al Dio. Un corpo che esala e diventa nube, persistente in quanto inesistente: “la cosa quanto più è invisibile, tanto più è certo/ – scrive Brodskij – che sulla terra è esistita una volta/ e quindi tanto più essa è dovunque”.
Angelo Crespi

“ESSERE OGNI COSA”
(da Naturale Sconosciuto, Mariangela Gualtieri)

Dal 7 al 25 giugno
Spazio Solferino 40
via Solferino 40, Milano

inaugurazione 7 giugno 19.00

 

www.ernestomorales.it